giovedì 30 maggio 2013

Educare un maschio alle emozioni

Avrò un maschio.
Subito è stato un colpo.
Di fatto ho passato la mia vita a mio agio molto più con le femmine che coi maschi.
Dopo un lungo lavoro su me stessa, la mia famiglia, il mio modo di amare credo di essere riuscita a superare quello, che ho capito solo dopo, essere un mio problema, il rapporto col maschile.
Di fatto da lì a poco o forse contemporaneamente il rapporto con alcuni amici maschi storici è diventato ancora più stretto. Uno di loro fra l'altro fra poco si sposa e non so dirvi l'emozione ma questa è tutta un'altra storia.
E poi ho scoperto di essere incinta.
Segretamente speravo in una femmina ma mi sentivo che era un maschio. Sentire confermato già dalla prima eco.
Ecco un maschio, e adesso?


Poi ho capito. Io voglio un maschio per poterlo educare ai sentimenti e alle emozioni. Questo è il mio compito.
E ancora più forte oggi sento questo compito. Oggi che mi è capitato di leggere un bellissimo scritto di Iacopo Fo su sua madre Franca Rame, venuta meno pochi giorni fa. Non lo sapevo ma Franca Rame è stata stuprata per mano nazista nel 1973, la motivazione: perché vicina alla sinistra. Stuprata in un modo brutale. Ustionata con sigarette e tagliata con lamette. Stuprata in maniera così inconcepibile che anche uno dei presenti cercò di opporsi. Ma la cosa ancora più inconcepibile è che fuori da un liceo romano fosse scritta la frase: "Franca Rame ha goduto ad essere stuprata".
Quale maschio può scrivere una cosa del genere? E allora il modo per contrastare queste barbarie e questo maschilismo dettato a mio avviso da un senso di impotenza, di inferiorità, di disagio tocca a noi uomini e donne che siamo genitori, dobbiamo educare i nostri figli alle emozioni cosi come sollecita Iacopo Fo che cito testualmente:

Forse se entrasse nelle scuole una buona educazione al sesso e ai sentimenti questo vuoto esistenziale potrebbe essere colmato nelle generazioni future. La malattia dell’Italia non è solo politica, è morale, filosofica e sentimentale. Molti non sanno neppure cosa siano i sentimenti. Vivono tenendo carcerate le loro emozioni. (…) Io non credo che l’Italia cambierà seguendo chi è bravissimo a denunciare la corruzione e la violenza del capitalismo ma si dimentica di parlare di amore, amicizia, tenerezza, sesso, parto dolce, sentimenti, emozioni, ascolto di sé, educazione non autoritaria, scuola comica, arte, valore della vita, necessità di dare un senso anche alla morte. Il futuro migliore lo si costruisce casa per casa, migliorando i nostri baci e smettendo di consumare energia elettrica prodotta dal petrolio. E scendendo per strada a distribuire abbracci gratis. La mancanza d’amore si cura aumentando l’amore.."  

P.s un'amica appena ha saputo della gravidanza mi ha regalato questo bel libro Intelligenza emotiva per un bambino che diventerà uomo e io lo consiglio a voi!


mercoledì 29 maggio 2013

Gravidanza: del viaggiare e del fermarsi

Sì lo so è da un mese che non scrivo. E' che sono stata completamente risucchiata dalla mia più grande passione, i viaggi. Ho viaggiato, abbiamo viaggiato tanto in questo ultimo mese, su e giù per lo Stivale. Torino, Viareggio, Vasto, l'isola d'Elba, le colline Vicentine.
Stavo bene e pensavo a tutte voi che me come state affrontando questo bellissimo momento (o almeno dicono che dovrebbe essere così). Pensavo che è un peccato fermarsi, limitarsi per il solo fatto di essere incinta.
Io stavo bene e sono sicura che anche manina stava bene.

Ora però sento che è giunto il momento di fermarsi un po'.
Ci aspettano gli ultimi due mesi. E' giunto il momento di tirare i remi in barca, sedersi sul letto del fiume, veder passare la corrente, prepararsi a ciò che sarà. Consapevoli che niente poi sarà più come prima. Ma chi lo dice che sarà peggio?
Anche Luca ha paura.
Si può essere più felici di così?
Ce lo siamo chiesti tante volte, quando ci eravamo appena conosciuti, quando ci siamo sposati ed ora.
E quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare (o almeno così dicono)